Beltaine era la grande "Festa di Primavera" dei Celti e il simbolo della rinascita della natura era identificato nel Nodo dell'Amante riportato sull'etichetta della birra.
La birra di castagne di Granaglione rappresenta il frutto di diversi anni di ricerca per ottenere un prodotto che identifichi il suo territorio di origine. Nel 2004, viene data la possibilità al pubblico di assaggiare una bevanda con forte identità e carattere. Oltre alle castagne, a seconda della ricetta, sono stati introdotti altri ingredienti con lo scopo di rendere la bevanda il risultato della lavorazione di materie prime autoctone.
Il ginepro caratterizza i monti che circondano Granaglione e l'antica varietà di frumento versata per produrre "la birra di castagne" forniscono alla birra di Granaglione tutte le prerogative per la Denominazione di Origine Protetta.
Questa bevanda, più o meno alcolica a secondo della ricetta, è quindi il frutto della tenacia e della passione. Le birre ottenute con il processo dell'alta fermentazione si caratterizzano per un forte aroma fruttato e speziato. Vengono utilizzati due tipi di castagne: quelle affumicate (birra al ginepro) e quelle essiccate con aria neutra (birra Bianca). La rifermentazione in bottiglia genera una schiuma abbondante e strutturata che persiste a lungo nel bicchiere durante la degustazione. Le varie ricette ideate permettono di consumare il prodotto in diverse circostanze, per dissetarsi e per pasteggiare. Sono attualmente disponibili due ricette.
Da notare la birra di castagne amaricata con ginepro, ideata appositamente per accompagnare la carne di cinghiale. La birra di castagne, grazie al metodo della rifermentazione in bottiglia, può invecchiare in cantina. Si raccomanda di seguire le indicazioni rigorose iscritte sulla contro-etichetta