Dai gessi del Castel dei Britti ai calanchi dell'Abbadessa
Pubblicato il 24 gennaio 2024
Un percorso circolare che parte e ritorna al parcheggio della chiesa di San Biagio di Castel de' Britti attraversando il Parco dei gessi Bolognesi e calanchi dell'Abbadessa, un sentiero caratterizzato da una flora peculiare e da contrastanti emergenze ambientali.
Piante tipicamente mediterranee si trovano sulle sommità calde degli affioramenti gessosi, con presenza di arbusti sempreverdi, mentre specie caratteristiche di ambienti montani freschi e umidi, come bucaneve, mercorella canina, giglio martagone, giglio rosso e il raro isopiro, segnano le aree più depresse delle doline.
Il paesaggio presenta affioramenti di gessi messiniani, ""argille scagliose"" e aree calanchive molto estese con presenze floristiche tipiche di questi ambienti. Ampi panorami sulle valli dei torrenti Idice e Quaderna. Tra le località di interesse storico e archeologico che si incontrano lungo il percorso merita una particolare menzione la località di Ciagnano, bel punto panoramico sui calanchi del Passo della Badessa e la Pieve di Pastino in posizione dominante sulla pianura.
Dal parcheggio della chiesa di Castel de’ Britti
1 si sale lungo la strada asfaltata e poi si incontra sulla destra via Piombarola, che percorre il panoramico crinale tra le valli dei rii Calvane e Olmatello
2 fino ai ruderi di Piombarola; superati questi ultimi, si prende la strada asfaltata che conduce a Ciagnano. Arrivati al bivio nei pressi del vecchio cimitero abbandonato, l’itinerario prosegue lungo via del Pilastrino, deviando dapprima a destra, in discesa, e quindi a sinistra. Superata una piazzola panoramica attrezzata come area di sosta
3, si incontra il pilastrino seicentesco che ricorda lo scomparso monastero camaldolese di Santa Cristina di Settefonti e poco oltre, a sinistra, il sentiero che scende verso i calanchi dell'Abbadessa, che passa a margine dei campi dell'azienda agrituristica Dulcamara. Il tracciato, attraversata una zona di densi arbusteti, prosegue sempre in discesa lungo un aperto crinale calanchivo
4 prima di raggiungere il rio Centonara.
In questo punto una interessante digressione segue il fondovalle del rio raggiungendo la base di alcuni bacini calanchivi
5 Tornati sui propri passi, si sale lungo la sterrata che, dopo aver attraversato un folto bosco, supera i ruderi di Ca' Pivani e arriva alla diruta Pieve di Pastino
6 Da qui, attraversata la strada, si raggiunge in breve la panoramica cima di M. Pieve
7 L'itinerario prosegue in salita lungo la strada asfaltata fino all’ingresso dell’azienda agrituristica Dulcamara, da dove si imbocca il sentiero che, attraverso i campi, si collega al percorso all'andata. Risaliti a via del Pilastrino, si rientra a Castel de’ Britti per il percorso fatto all’andata.
Il percorso è tratto da ""Le Colline Bolognesi - Itinerari geologico-ambientali della Regione EmiliaRomagna n. 3"".