L'origine di questa pieve si fa risalire, come quella di tante chiese del nostro Appennino, ai secoli precedenti all'anno Mille anche se, purtroppo, non è rimasto alcuna documentazione o reperto di quel lontano periodo storico.
La chiesa esisteva comunque già nel XIII secolo.
Nel 1293 questa chiesa fu teatro di un grave e sacrilego delitto, che costrinse le famiglie nobili del tempo, non trovando alcuno disposto a continuare la cura del luogo ad affidarla ai Canonici Lateranensi di San Frediano di Lucca. Si inserirono bene e mantennero il governo della Pieve fino al 1780 anno in cui il pontefice Pio VI sospese la loro comunità religiosa.
Nel 1790 visto il grave stato di decadenza degli edifici, si cominciò il restauro, prima della canonica, poi del campanile, che fu rialzato di circa sette metri e mezzo, e infine della chiesa che venne modificata così come la vediamo oggi. L'unico reperto dell'antica chiesa sembra essere la parte inferiore del campanile, anche se nel 1881 alcuni storici segnalavano come molto antichi, anche se non precisamente databili, il battistero e la tribuna in pietra scolpita. All'interno si ammira una tela dell'altare maggiore rappresentante i Santi titolari, lavoro del sec. XIX di Guardassoni Alessandro.
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Pieve di San Quirico e Iulitta
Via Marzolara
40030 Castel di Casio