Nel Cimitero militare polacco – il maggiore dei quattro cimiteri che si trovano sul territorio italiano – sono sepolti 1.432 militari del 2° Corpo d’armata, caduti nei combattimenti sulla Linea gotica, sull’Appennino emiliano e durante la battaglia di Bologna (fra cui 18 militi ignoti). Tra questi riposano anche 14 militari deceduti negli anni 1947-1957.
A spiegarlo è Giuseppe Campana nel testo dedicato a "1943-1947. Il secondo Corpo d’armata polacco in Italia".
La collocazione del camposanto su via Emilia Levante, alla periferia di Bologna, ricorda il fatto che dalla zona del Savena i soldati entrarono in città dirigendosi verso Porta Mazzini. Nel cimitero riposano le spoglie dei caduti nei combattimenti dell'autunno 1944 sull’Appennino romagnolo, della primavera 1945 sul Senio e nella battaglia di Bologna.
Il cimitero fu fondato per l’iniziativa del comandante e fondatore del 2° Corpo d’armata polacco, generale Władysław Anders. A lui è dedicato il monumento che si trova all'ingresso. Il cimitero viene costruito tra il 1 luglio 1946 e il 15 dicembre 1946 dai soldati del 10° Battaglione dei genieri minatori del 2° Corpo d’armata con contributo dei maestri scalpellini italiani.
Il progetto fu eseguito dal sottotenente architetto Zygmunt Majerski (1909-1979). Il 12 ottobre 1946 il cimitero fu consacrato dai rappresentanti di tutte le confessioni con il vescovo castrense delle Forze Armate Polacche, Józef Gawlina e in presenza del generale Władysław Anders. Al centro del cimitero, sotto un portico con otto snelli pilastri, si trova l’altare. Alle spalle del ripiano è stata ricavata una cripta con lapidi che rievocano il sacrificio dei polacchi in Italia.
Negli anni 1962-1965 il cimitero fu ristrutturato grazie all’impegno del generale Anders e del capitano Jan Jaworski di Torino e, negli anni 1969-1972, grazie all’Associazione dei veterani polacchi in Canada. La cura del cimitero è affidata al Commissariato generale per le onoranze ai Caduti in guerra del Ministero della Difesa.
Mappa
Cimitero militare polacco
Via Dozza 34
40068 San Lazzaro di Savena
Interessi
- Arte e Cultura
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