Palazzo Bentivoglio Pepoli, a Zola Predosa, fu costruito all'inizio del Cinquecento su committenza di Alessandro Bentivoglio, figlio del Signore di Bologna Giovanni II.
Dopo la caduta dei Bentivoglio, l’edificio passò ai Marescotti nel 1540 e successivamente ai Pepoli tra il 1560 e il 1566, famiglia detentrice della proprietà fino al 1824 cui si deve fra il 1778 e il 1806 la ristrutturazione dell'edificio in stile neoclassico, su progetto di Angelo Venturoli: gli interventi riguardano la costruzione di una nuova scala, il rifacimento di una parte delle volte, il consolidamento e la decorazione a finto bugnato del basamento della facciata principale, l'ornamentazione della parte superiore e degli interni.
L'orientamento neoclassico della dimora è ben visibile nell'organizzazione della facciata principale, concepita in chiave bidimensionale; emerge il corpo centrale dell'edificio, in cui si ergono al piano nobile quattro paraste ioniche e, al di sopra, un imponente timpano ornato dallo scultore Bonaventura Forlani con il motivo celebrativo dello stemma della Famiglia Pepoli portato da Vittorie Alate.
All’interno si conserva un ricchissimo campionario di soffitti lignei dipinti, decorazioni e fregi. Annessa alla dimora signorile è la grande stalla a due piani (scuderia e fienile), oggi spazio polivalente. Le fontane e le peschiere del giardino, di cui si possono apprezzare alcuni alcuni resti, erano alimentate dalle acque del torrente Lavino.
Venduto dai Pepoli nel 1824, l'edificio passò dapprima ai Gambarini e nel 1840 ai Masini che ne furono proprietari fino al 1970. Gravemente danneggiato dalla guerra, l'edificio è stato oggetto di un recente restauro conservativo tra il 1999 e il 2001 a opera dell'architetto Gennaro Filippini.
Mappa
Palazzo Bentivoglio Pepoli
Via Tevere 18
40069 Zola Predosa
Interessi
- Arte e Cultura
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