Casa Museo Giorgio Morandi

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Appennino, terra di inventori, artisti e scienziati

Pubblicato il 03 dicembre 2023

Fienili del Campiaro

Oltre a quello delle bellezze naturali e degli antichi e suggestivi borghi c’è un altro Appennino da scoprire. Nella valle del Reno, tra colline e montagne, “splendono” le stelle di tre illustri e affascinanti personalità della scienza e dell’arte. E curiosamente i loro cognomi iniziano tutti con la stessa lettera. Questo itinerario vi guiderà alla scoperta dei luoghi dove hanno vissuto ed espresso i loro talenti Guglielmo Marconi, Giorgio Morandi, Cesare Mattei.



Museo Marconi

A poco meno di mezz’ora dal centro di Bologna, lungo la via Porrettana, a Pontecchio Marconi, si distingue Villa Griffone con il sottostante Mausoleo dedicato allo scienziato Guglielmo Marconi, inventore della telegrafia senza fili, che portò alla straordinaria invenzione della radio. La suggestiva villa ospita all’interno il Museo Marconi dove è possibile ammirare le riproduzioni funzionanti dei primi apparati, pezzi originali dell’attività industriale marconiana e la soffitta dove l’inventore allestì il suo primo laboratorio. L’interessante percorso espositivo comprende, inoltre, strumenti interattivi che illustrano l’epoca d’oro delle prime trasmissioni a distanza mediante onde elettromagnetiche facendo rivivere al visitatore l’epopea marconiana e di altre personalità (anche suoi “rivali”) dell’epoca.


Casa Museo Morandi

Restando sulla via Porrettana e salendo per circa 30 chilometri si raggiungono prima Vergato e poi, deviando, Grizzana Morandi. All’entrata del paese si trova la Casa Museo Morandi dove ha vissuto e lavorato il pittore Giorgio Morandi, fra le personalità artistiche più affascinanti del Novecento. La visita guidata è particolarmente emozionante anche perché, per volontà della sorella dell’artista che la donò al Comune, nulla al suo interno è stato alterato. Il “tinello” e lo studio di Morandi, in particolare, sembrano come sospesi nel tempo. Nell’istante in cui l’artista posò per l’ultima volta il pennello. Durante la visita, guardando dalle finestre pare possibile immaginare le emozioni e il processo creativo dell’artista che osservando i dintorni e il paesaggio trasse ispirazione per alcune delle sue opere. Uscendo dall’edificio, a pochi metri di distanza si trovano i Fienili del Campiaro, tante volte dipinti dal Maestro, e oggi sede di esposizioni e del Museo degli Allievi di Giorgio Morandi. 


Rocchetta Mattei

Il tragitto fino a Riola è di breve durata e la vista della Rocchetta con i suoi inconfondibili pinnacoli è di grande suggestione. Il Conte Cesare Mattei acquistò i terreni nel 1850. Nello stesso anno iniziò i lavori di costruzione del castello sulle rovine dell'antica rocca di Savignano e vi si stabilì nel 1859.  Inizialmente intenzionato a costruire una rocca di stile neomedievale, il Conte sviluppò personalmente il progetto del castello aggiungendo via via influenze e stili differenti, che si combinano insieme in uno straordinario esempio di eclettismo. La Rocchetta, oltre ad essere l'abitazione di Mattei, può anche considerarsi la culla dell'elettromeopatia (terapia basata sull'abbinamento di granuli medicati e liquidi detti "fluidi elettrici" da lui inventata) che ebbe a risonanza internazionale. Una fama che non distolse il Conte dall’altra sua “creatura” che continuò ad arricchire e modificare fino alla sua morte. Anche a questo incessante lavorio si deve l’incredibile eterogeneità e originalità della Rocchetta, fusione di stili, simboli e richiami a miti di tempi e culture molto diverse che tanto, ancora oggi, affascina il visitatore.

Durata: 24 ore

Interesse: Arte & Cultura

Target: Famiglia