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Etruschi, Celti a Monte Bibele e i Botroidi di Luigi Fantini

Pubblicato il 03 dicembre 2023

Area archeologica Monte Bibele

Un giornata nel verde all’insegna dell’archeologia e della speleologia. È questa la proposta di un itinerario che si snoda nella cornice naturale della Valle di Zena alla scoperta dei tesori custoditi nel Museo archeologico di Monterenzio, del Parco dell’area archeologico-naturalistica di Monte Bibele e del piccolo “tempio” dedicato ai Botroidi, sassi millenari dalle forme antropomorfe raccolti dal celebre speleologo bolognese Luigi Fantini durante le sue ricerche lungo i crinali e i sentieri dell’Appennino.



Museo Archeologico “Luigi Fantini”

Intitolato al pioniere delle ricerche sulla preistoria del bolognese, il museo, che si trova nel centro di Monterenzio, illustra la storia del popolamento delle Valli dell’Idice e dello Zena dalla preistoria all’età romana, soffermandosi sul periodo etrusco-celtico. All’interno, accanto agli oggetti della vita quotidiana, si possono ammirare la suggestiva ricostruzione in scala reale di una capanna dell’abitato etrusco-celtico di Pianella di Monte Salvino e numerosi reperti provenienti dai corredi dei vicini siti di Monte Bibele e Monterenzio Vecchio. Testimonianze che illustrano, con grande efficacia, la fusione culturale tra Celti ed Etruschi avvenuta in queste terre. Di notevole interesse il disco solare in terracotta rinvenuto alla fine degli anni ’60 la cui datazione risale al periodo fondativo dell’abitato tra la fine del V e l’inizio del IV secolo avanti cristo.


Area archeologico-naturalistica di Monte Bibele

Dopo la visita al museo, l’esperienza di immersione nel mondo degli antenati prosegue nella vasta area archeologica di Monte Bibele, facilmente raggiungibile in auto e dopo una breve e suggestiva passeggiata nel bosco, tra flore protette e paesaggi incontaminati. L’area di Monte Bibele rappresenta il più importante complesso archeologico italiano per quanto attiene la civiltà dei Celti. È considerata unica nel suo genere, in quanto rappresenta l’esempio celtico più consistente di pianificazione di tipo urbano. Sviluppata su di un insediamento di origine etrusca è composta da settori differenziati dal punto di vista funzionale che consentono di comprendere i vari aspetti della vita delle popolazioni che l’hanno abitata nei secoli. Di notevole interesse la visita alla casa ricostruita in maniera filologica seguendo il perimetro dell’antico edificio evidenziato dagli scavi archeologici.


Museo dei Botroidi di Luigi Fantini

Il Museo dei Botroidi si trova nella località Tazzola (nel comune di Pianoro), antico borgo risalente al 1100, lungo il percorso CAI 815, splendido sentiero che collega il Castello di Zena al Monte delle Formiche passando per la Torre dell’Erede (risalente al 1100). Il Museo ospita quella che viene definita la più grande collezione al mondo di Botroidi ed è concepito come un ambiente dove conservare e far conoscere i sassi antropomorfi di arenaria, raccolti dal pioniere della speleologia Luigi Fantini agli inizi del 1900 lungo il fiume Zena. Un percorso geologico, attraverso 80 milioni di anni di storia, fra fossili, sabbie gialle e pietre misteriose, nel quale, grazie a colore, tatto, odore, è possibile conoscere la storia della Terra, dal Cretaceo fino ai giorni, in modo diretto e coinvolgente.

Durata: 24 ore

Interesse. Arte & Cultura

Target: Famiglia/Amici-solo/Coppia