Lizzano In Belvedere
Il caratteristico borgo di Pianaccio (760 metri) è come incastonato in un angolo particolarmente accogliente dell'alta valle del Silla, sotto le pendici meridionali del Monte Grande, ben esposto al sole malgrado la posizione di fondovalle, e al riparo dai venti freddi e dalle bufere di pioggia o neve che provengono dal crinale. Le strette vie del borgo si diramano tra belle case in pietra, con porte e finestre riquadrate in arenaria, per poi prolungarsi nelle antiche mulattiere che si inoltrano nel bosco. Qui sono ancora attivi un mulino alimentato ad acqua e fino a pochi anni fa era ancora in funzione anche un "casone" (essiccatoio) per le castagne.
Oltre che come luogo ideale per le escursioni, il paese si segnala per la sua chiesa che trae le origini da un piccolo oratorio, eretto nel 1736.
La località è il paese natio del giornalista Enzo Biagi ed ospita il Centro Documentale a lui dedicato che d'estate viene spesso utilizzato anche come sede di mostre e eventi. Nei week end la pro loco organizza anche visite guidate presso il centro o, su richiesta, presso l'abitato.
A nemmeno un'ora di cammino da Pianaccio si trova Segavecchia, una località il cui toponimo racconta tradizioni antiche legate alla figura totemica della "vecchia". Questa antenata ancestrale veniva rappresentata con un fantoccio destinato a finire bruciato con valenza benaugurale, un'usanza recuperata anche dal Cristianesimo: in questo caso il fantoccio veniva distrutto a metà Quaresima, per simboleggiare una pausa nel cammino verso la Pasqua.
Oggi la Segavecchia è un crocevia per molte escursioni, a piedi o in bicicletta, ed è presente anche un rifugio che offre sia ristorazione che pernottamento.
La località è il paese natio del giornalista Enzo Biagi ed ospita il Centro Documentale a lui dedicato che d'estate viene spesso utilizzato anche come sede di mostre e eventi. Nei week end la pro loco organizza anche visite guidate presso il centro o, su richiesta, presso l'abitato.
A nemmeno un'ora di cammino da Pianaccio si trova Segavecchia, una località il cui toponimo racconta tradizioni antiche legate alla figura totemica della "vecchia". Questa antenata ancestrale veniva rappresentata con un fantoccio destinato a finire bruciato con valenza benaugurale, un'usanza recuperata anche dal Cristianesimo: in questo caso il fantoccio veniva distrutto a metà Quaresima, per simboleggiare una pausa nel cammino verso la Pasqua.
Oggi la Segavecchia è un crocevia per molte escursioni, a piedi o in bicicletta, ed è presente anche un rifugio che offre sia ristorazione che pernottamento.
Grazie a una breve passeggiata è possibile raggiungere il borgo di Fiammineda, oggi completamente abbandonato ma la buona conservazione dei suoi edifici fa sì che vi regni un'atmosfera molto particolare. Questo piccolo nucleo di case in pietra, che domina il settore più meridionale dell'alta valle del Silla, sorge su un ripiano assolato, forse all'origine del nome (Fiammineda sta per "luogo soggetto a incendi"). Dal piano la vista abbraccia i Monti Grossi e si spinge fino al crinale, dove si distinguono il Monte Gennaio e il Poggio delle Ignude. Il borgo è sovrastato dal Monte Grande, del quale si apprezzano gli strati arenacei nei pressi della sommità, circondati dal bosco. Ciliegi, peri e alti pioppi ombreggiano il gruppo di case, che è racchiuso tra vecchi castagneti abbandonati e recenti rimboschimenti di abeti. Il prato antistante uno degli edifici in primavera si colora del rosa del fior di cuculo. La mulattiera che conduce a Pianaccio ha ancora tratti lastricati e lambisce porzioni di castagneto con esemplari di notevoli dimensioni. Tra i castagni e qualche abete rosso si incontra un bell'esempio di casone (essiccatoio) ben conservato, con una nicchia sull'ingresso che un tempo custodiva un'immagine sacra.
Mappa
Pianaccio
40042 Lizzano in Belvedere