Savigno è situato nell'Appennino Bolognese occidentale, nella prima parte della Valle del Samoggia, nella zona tra il torrente Samoggia e il Lavino.
La piazza nel cuore del centro storico è il fulcro delle attività economiche e delle tante iniziative turistiche e ricreative. Il territorio di Savigno è particolarmente vocato alla produzione del tartufo bianco pregiato, dall'odore unico e inconfondibile, che durante il periodo autunnale diventa protagonista delle più antiche e semplici tradizioni della cucina, arricchendo i piatti tipici dei ristoranti locali. Tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre si tiene "Tartòfla", una sagra gastronomica dedicata proprio a questo prezioso alimento.
A pochi chilometri dal centro di Savigno si trova la tartufaia comunale "Le vigne" un luogo di conoscenza e di esperienza diretta, dove avvicinarsi al mondo del tartufo e al suo profondo legame con il territorio. Qui prende vita una tradizione che nel 2021 è stata riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio immateriale dell’umanità: la “Cerca e cavatura del tartufo: pratiche tradizionali in Italia”. La tartufaia è raggiungibile tramite il sentiero numero 8 delle "Vie del tartufo" con partenza da Savigno e spesso qui vengono organizzate attività immersive dedicate alla cavatura del tartufo.
Di particolare rilevanza la presenza dell'Oratorio di S. Matteo, edificato nel 1683 e recentemente restaurato ed il monumento ai moti carbonari del 1843, realizzato da Tullio Golfarelli.
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Savigno
40060 Savigno



