Lizzano In Belvedere
La Pieve di San Mamante è di antichissima istituzione, come nessun'altra pieve della diocesi bolognese: la prima traccia di documenti scritti risale ai tempi dei Longobardi, e ciò significa che, presumibilmente, ha origini molto più remote.
Dal 1400 fino alla seconda metà del 1600 la chiesa fu sottoposta a numerosi restauri e ricostruzioni vere e proprie; nel 1911 fu dato inizio ai lavori che diedero vita alla chiesa attuale, completata solo nel 1935. Dell'edificio precedente sono rimasti solo pochi oggetti, alcuni dei quali conservati nell'oratorio di Pozzo. La chiesa odierna è a tre navate, che convergono al grande altare ubicato proprio di fronte al portone principale; le arcate che sormontano tutta la base sono alte, slanciate e hanno il capitello in stile composito. All'interno dell'edificio si trovano collezioni di libri riguardanti la storia della pieve e del paese, i quali illustrano anche la struttura della chiesa precedente. La consacrazione a San Mamante fu data forse dalla popolazione bizantina: a questo santo furono dedicate numerose chiese nei pressi di Ravenna e Bologna.
Il patrono si festeggia il 17 agosto: Mamante era un giovane pastore che viveva nella foresta selvaggia della Cappadocia nel III secolo; durante le persecuzioni di Aureliano fu torturato e mandato a morte nell'anfiteatro di Cesarea, dove i leoni avrebbero dovuto sbranarlo, ma, poiché egli era abituato a vivere a contatto con belve feroci, queste non lo toccarono, ed ecco perché egli viene raffigurato con due leoni accucciati ai suoi piedi.
Mappa
Pieve di San Mamante
Via S. Mamante
40042 Lizzano in Belvedere