Pianoro
Il Monte delle Formiche deve il suo nome dell'annua migrazione dei maschi delle formiche alate che, compiuto l'accoppiamento, vi si raccolgono all'inizio del mese di settembre per morirvi.
La pietà popolare ha associato l'epoca di questo esodo estremo all'8 settembre, festa della Madonna, trasformandolo in un mistico olocausto all'altare della Vergine.
La pieve di Santa Maria di Zena è fra le più antiche del bolognese: è ricordata già nel X secolo. Solo nel '400 il fenomeno della migrazione delle formiche causò la modificazione del suo nome in S. Maria del Monte delle Formiche. Della chiesa originaria, distrutta dalla guerra, non resta oggi più nulla; quella attuale è degli anni '50, mentre la torre campanaria è ancora quella originaria. Questa vetta fu, in tempi anteriori all'era cristiana, sacra a divinità pagane come altre vette vicine: Monte Venere, Monte Adone, Monte Bibele, Monte Cerere, Monzuno (Mons Juno).
Chi visita la chiesa sul Monte delle Formiche potrebbe notare un cartello che indica una “grotta dell’eremita”. Si tratta della Grotta di Barberio, un’alcova scavata nella stessa roccia su cui poggia tutta la costruzione, oggi purtroppo irraggiungibile a causa di un evento franoso. Qui dormì almeno una notte anche Luigi Fantini, nel corso dei suoi studi sulla Val di Zena.
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Monte delle Formiche
40065 Pianoro