A Labante, nella vallata del torrente Aneva, in località San Cristoforo si trovano le famose Grotte di Labante.
Facilmente visibili dalla strada, le grotte sono segnalate dalla suggestiva cascata che le sovrasta. Sono state proprio le acque della sorgente che alimenta la cascatella a costituire l’incantevole deposizione di roccia calcarea, chiamata “sponga” (spugna), già impiegata dagli Etruschi per la necropoli di Marzabotto. L’interesse paesaggistico e naturalistico del luogo non sfuggì ai viaggiatori dei secoli passati, tanto che le grotte di Labante sono le prime cavità naturali del bolognese di cui si conservi memoria scritta. Le grotte (sempre aperte) sono inserite in un bel parco, punto di partenza per escursioni a piedi e in mountain bike.
Le Grotte di Labante, classificata come SIC (sito di importanza comunitaria), è dal punto di vista geologico una formazione primaria di travertini, particolare fenomeno carsico di cui rappresenta uno dei più grandi esempi d’Europa. Formazioni di questo tipo, infatti, raggiungono di norma lunghezze non superiori ai 4-5 metri, mentre a Labante questa misura viene abbondantemente superata. Ma è tutto il territorio della media Valle del Reno ad essere caratterizzato da morfologie riconducibili a fenomeni carsici e non è raro trovare cavità, pozzi o doline, come le Grotte di Soprasasso a Riola.
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Grotte di Labante
Via Val D'Aneva
40034 Castel D'aiano
Interessi
- Natura e Oasi