Vergato
Le grotte possono essere raggiunte grazie a un sentiero panoramico recentemente tabellato e ripulito, tramite il quale si può svolgere un'escursione ad anello di circa un paio d'ore con partenza dalla località "Monte Cavalloro", poco sopra l'abitato di Riola. Circa a metà del percorso si incontrano le grotte, site in un'area da cui si può godere di un panorama mozzafiato che abbraccia la Valle del Reno fino al Corno alle Scale.
Le cosiddette "grotte" in realtà sono fenditure nella roccia che presentano sulle pareti numerose e particolari cavità tondeggianti, chiamate in gergo geologico "tafoni". Questi "buchi", formatisi a causa dell'azione erosiva dell'acqua e del vento, creano dei disegni davvero spettacolari all'interno delle fenditure, l'impressione è quella di trovarsi su di un fondale marino. L'intero sistema è composto da roccia arenaria, proveniente da una formazione geologica di circa 27 milioni di anni fa; la sua presenza indica la presenza di un mare molto profondo in questa zona.
L'area è considerata un Geosito di rilevanza locale dalla Regione Emilia Romagna e per questo viene tutelata: è importante mantenere un comportamento rispettoso poichè le grotte sono soggette a un rapido (in tempi geologici!) degrado a causa della loro conformazione.
Le "grotte" sono tre: la Grotta dei Piatti, la Grotta Buia e la Grotta di Soprasasso: la seconda è la più simile a un cunicolo profondo.
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Grotte di Soprasasso
40038 Vergato