Villa Magnani Guidotti

Nel territorio di Zola Predosa, Villa Magnani Guidotti è una delle residenze storiche disseminate lungo il corso del torrente Lavino, le cui acque alimentano il laghetto del parco. La villa fu progettata dal famoso paesaggista piemontese Ernesto di Sambuy, lo stesso dei Giardini Margherita di Bologna e del parco di Villa Donini a Calderara di Reno.

L'edificio fu acquistato nel 1615 da Ludovico Magnani, e, in vista delle nozze celebrate nel 1674 tra Enea Magnani Junior, erede di Ludovico e Maria Giulia Albergati, figlia del marchese Girolamo, si decise di procedere a un ammodernamento e a un ampliamento della struttura negli anni compresi tra il 1672 e il 1677 a testimonianza dell'accresciuto prestigio della famiglia a confronto con la non lontana mole di Palazzo Albergati.

La costruzione, rimasta incompiuta, era destinata a dimensioni di grande rilievo così come a un notevole decoro architettonico: con i suoi 89 metri di lunghezza circa, l'edificio doveva essere composto da un blocco centrale scandito in facciata da alte paraste e gli si dovevano affiancare due corpi laterali simmetrici più bassi di un piano, collegati a quello centrale tramite due corti simmetriche porticate.

La Villa è articolata su più livelli e organizzata in pianta in base alla tradizionale loggia passante intorno a cui si distribuiscono gli ambienti, tra cui sono degni di menzione una pregevole cappellina a doppio volume ornata, come altri locali dell'edificio, da pitture attribuite ai fratelli Giuseppe e Antonio Rolli o, seppur con minore probabilità, alla collaborazione dei rinomati Angelo Michele Colonna e Agostino Mitelli.