Gaggio Montano

Gaggio Montano è l’unico borgo di montagna dove esiste un Faro. Edificato in memoria della resistenza della comunità del paese durante gli attacchi tedeschi sulla Linea Gotica, è un monumento dedicato ai caduti delle due guerre mondiali. Divenuto il simbolo di Gaggio Montano, si trova in cima al Sasso di Rocca e vi si accede tramite un percorso che parte da un elegante Arco. Per raggiungerlo bisogna salire più di 150 scalini, che conducono alla sommità del masso di ofiolite, da dove si può godere di un incantevole panorama sull’intera vallata.

Passeggiando per il centro si scorgono antichi edifici come Casa Tanari, Palazzo Pasi e Ca’ del Ponte. A pochi chilometri di distanza è situato l’antico borgo di Rocca Pitigliana, dove si potrà ammirare la chiesa parrocchiale dedicata a San Michele Arcangelo, risultato dalla trasformazione di un antico castello matildico posto su un affioramento di arenaria, che conferisce al complesso elementi di grande suggestione.

Gaggio Montano si trova lungo la Ciclovia dell'Appennino, la più grande ciclovia d’Italia, lunga 1600 chilometri, che attraversa quasi tutta la Penisola da Nord a Sud. Da Gaggio Montano si raggiunge facilmente anche il Parco Regionale del Corno alle Scale, uno dei grandi parchi dell’Emilia-Romagna: il territorio al suo interno è prettamente montano e ospite le magnifiche Cascate del Dardagna, non distanti dal Santuario della Madonna dell’Acero.

A circa 16 km dal capoluogo si trova Pietracolora, dove si può visitare la chiesa dedicata a Santa Lucia, dalle antiche origini, completamente ricostruita negli anni cinquanta del secolo scorso. L'origine del nome pare derivare da "Préda Cloreda", ovvero pietra colorata, nome dovuto probabilmente alla presenza di vegetali fossili variopinti, in particolare resti di tronchi fossili silicizzati.