La Linea Gotica fu un’opera difensiva costruita dall’esercito tedesco verso la fine della Seconda Guerra Mondiale al fine di contrastare l’avanzata degli Alleati che provenivano da Sud. La linea difensiva tagliava in due l’Italia poco sotto la Pianura Padana: indicativamente da Massa a Pesaro ed era composta da fortificazioni, trincee e campi minati che riempivano i crinali dell’Appennino.
A distanza di anni si è voluto ripercorrere i sentieri e le strade di questa linea del fronte. Il tracciato della Linea Gotica è percorribile come trekking, un percorso nella storia e nella memoria del nostro Paese. La zona dell’Appennino bolognese fu teatro di violenti scontri tra soldati tedeschi, alleati e partigiani, che hanno lasciato segni visibili ancora oggi sul territorio. Tra i luoghi più importanti che si attraversano camminando lungo la Linea Gotica ricordiamo Monte Sole, che tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre del 1944 fu teatro di una brutale strage ad opera dei nazisti che rasero al suolo le località ai piedi delle alture del parco e di cui oggi si possono visitare le rovine. Anche il Monte Belvedere (all’interno del Parco Regionale del Corno alle Scale) e la zona tra Gaggio Montano e Pietracolora furono teatro di aspri scontri. Qui operarono contro l’esercito tedesco la 10ma Divisione della Montagna formata da soldati americani (la 10th Mountain Division) e la Forca Expedictionaria Brasileira (soldati brasiliani), ricordati da un monumento proprio a Gaggio, nella località di Abetaia. Il cammino ci porta poi verso Castel d’Aiano, Torre Jussi e il monte della Spe, dove sono ancora visibili le trincee.
Il trekking può essere intervallato dalle visite ai numerosi musei dedicati alla Linea Gotica e alla Seconda Guerra Mondiale che si trovano lungo il tracciato, come il museo Winter Line di Livergnano, il plastico multimediale di Castel d’Aiano e il sistema museale diffuso di Montese, che comprende anche il museo del paese di Iola.
Intraprendere il cammino della Linea Gotica vuol dire mantenere viva la memoria storica delle nostre montagne e aumentare la propria consapevolezza rispetto a un periodo storico tragico che merita di essere valorizzato e raccontato.