Vergato

Vergato è la sede amministrativa dell'Unione dell'Appennino Bolognese ed è uno dei principali insediamenti nella valle del fiume Reno.

La città è situata in una conca alluvionale, dove il torrente Vergatello si unisce al fiume Reno. Le radici storiche di questa località sono molto antiche, risalgono addirittura al periodo etrusco e romano. Il termine "vergato" era utilizzato per indicare un tessuto rigato nell'antichità, e sembra che questa sia l'origine del nome della città.

La piazza principale di Vergato ospita il suggestivo Palazzo dei Capitani della Montagna, attualmente sede dell'Amministrazione comunale.

Originariamente il palazzo si presentava come una casa quattrocentesca: ha assunto l'aspetto attuale grazie a un processo di ricostruzione dopo i gravi danni subiti durante la seconda guerra mondiale. Sulla facciata del palazzo sono visibili gli stemmi delle famiglie che si sono avvicendate nella carica di capitano. Di particolare interesse sono le quattro magnifiche vetrate, realizzate nel 1998 dal Maestro Luigi Ontani, che ornano le ampie finestre della sala del Consiglio comunale. All'interno del Palazzo, si trova anche un museo che ospita alcune opere di Ontani. Inoltre, è possibile ammirare una bella fontana sempre da lui realizzata, situata nel piazzale della stazione ferroviaria.

Nelle vicinanze del capoluogo si trova Liserna, il luogo da cui Vergato ha avuto origine. Alle spalle di Liserna si ergono i monti Aldara e Pero, attraversati dalla Linea Gotica. Un sentiero panoramico segnato conduce alla vetta del Monte Pero, attraversando antiche fortificazioni difensive come trincee, rifugi e camminamenti.

Proseguendo sulla strada verso la montagna, si arriva a Cereglio, con il suo antico Borgo di Suzzano caratterizzato dalle tipiche case in pietra arenaria dell'Appennino. Non lontano da qui, tra boschi di castagni, sgorga la sorgente Cerelia, le cui acque sulfuree erano già conosciute dagli antichi Romani per le loro proprietà benefiche.

Non può mancare una visita alla Pieve di Roffeno, situata nella parte alta della valle del fiume Vergatello, lungo l'antica via Nonantolana. Questa pieve, dedicata a San Pietro, è un esempio di architettura romanica rurale del XII secolo ed al suo interno si possono ammirare un'importante fonte battesimale e affreschi risalenti al Seicento.

Consigliata anche una passeggiata nel borgo antico di Tolè, dove si possono ammirare oltre cento opere d'arte tra sculture, dipinti e murales realizzati da artisti locali e non solo. Il paese è anche rinomato per la coltivazione della patata. Interessante è la scoperta delle suggestive Case-Torri, come la Torre di Monzone, risalente al XIV secolo e contenente resti di una bertesca, il Poggio di Susano, anch'esso del XIV secolo, la Torre di Prunarolo e le case cinquecentesche Berti e Casalino.